Il cantastorie
Era un cantastorie,un cantastorie da sempre…..girava di casa in casa,di paese in paese a raccontare a tutti,grandi e piccini storie fantastiche.
Se vedeva una donna che cuciva le raccontava la storia di un ago vanitoso che aveva paura di essere rotto dai cuciti pesanti.Se vedeva un venditore al mercato gli narrava la storia di un baule magico che poteva volare e…….quando incontrava i bambini narrava loro storie di bosco,di fate,di streghe e di folletti.
E le raccontava talmente bene che alla fine lui stesso finiva per credere che fossero vere.
La gente,proprio perchè era bravo,gli dava un pezzo di pane,un’arancia,una tazzina di zucchero e lui,poverissimo ma felice di venire ascoltato,viveva così,girando il mondo,senza avere una casa.
Le sue scarpe erano ormai consumate e sperava di trovare un ciabattino che gliele riparasse in cambio di una delle sue storie.
L’inverno stava per arrivare e con le sue scarpe logore non poteva fare molta strada.
Di giorno i raggi del sole lo aiutavano a scaldarsi,ma la notte,la notte così fredda e buia gli metteva quasi paura.
E fu così che in una notte di Dicembre tanto fredda da gelarne persino il ricordo,il cantastorie si addormentò sulla panchina di un parco,stringendo al petto una giacchetta troppo leggera per ripararlo da quel freddo intenso.
Ma quella notte,quella notte successe l’incredibile.
Improvvisamente,quando il sonno del cantastorie stava per diventare un sonno senza risveglio,sentì sul suo corpo uno strano calore.
Avrebbe voluto allentare le mani dal collo della giacca ma pensò che fosse un sogno e per non perdere il calore non aprì neppure gli occhi.
Ma il calore era sempre più intenso e piacevole fino a che,ormai sveglio ,decise di guardare……..
Davanti a lui una donna vestita di rosso….
-Chi sei?-disse il cantastorie.
-Sono la fata de Fuoco……so che non mi credi vera,so che pensi di sognare ma io sono qui per regalarti il mio calore così come tu hai regalato le tue storie meravigliose.-
-Non è possibile,le fate delle mie storie erano immaginarie e non vere come te……non facevano caldo.-
-Ma tu sai che notte è questa?-
-No di certo ,io non ho un calendario!-
-Questa è la Notte di Natale,è il 24 di Dicembre e mio padre,il Grande Sole,mi ha mandato fin quaggiù per donarti il calore della vita. E poi ecco qui….-disse porgendogliele-…..ecco un paio di scarpe nuove.Sono magiche,non si consumeranno mai .Con queste potrai continuare a girare il mondo narrando storie a tutti quelli che ti vorranno ascoltare.-
E così dicendo sparì nel nulla.
Il cantastorie aveva rivevuto un bellissimo regalo: Scarpe Magiche,Scarpe Senza Tempo!
Quelle scarpe erano il premio per la sua bontà,per non aver mai chiesto mai nulla.E il calore che la fata del fuoco gli aveva donato era ancora lì,dentro di lui,non poteva andarsene perchè era il calore dell’amore.
Il cantastorie continuò a girare per il mondo,a raccontare le sue magnifiche storie ed ogni anno,la Notte di Natale,come magico appuntamento,la fata del fuoco gli appare in sogno,a rinnovare quel calore,quell’amore che lui porterà a tutti attraverso le sue magnifiche storie.
Carla Zaccaria